Anemoni a denti brevi e altri fiori

Sabato 25 marzo 2023 — Annunciazione del Signore
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L’esercizio che mi sono imposto per oggi è riprendere fiori con due focali “estreme”: il Tamron 20mm F/2.8 Di III RXD 1:2 e il Sony FE 200–600mm F5.6–6.3 G OSS; in particolare è la prima volta che vado sul campo per provare il teleobiettivo di Sony con piante e fiori. L’idea è di usare il grandangolare con una prospettiva dal basso verso l’alto, in modo da ritrarre la parte inferiore delle corolle, e il teleobiettivo (con 26mm di tubi di estensione) per ritrarre gli esemplari che sono difficili o impossibili da avvicinare fisicamente. Ne approfitto anche per cercare qualche nuovo posto in Val Fontanabuona: mi pare che la “Ciclovia dell’Ardesia” sia un buon candidato, essendo facilmente raggiungibile e passando frequentemente in mezzo a prati e aree boschive.

Sony α6300 + Tamron 20mm F/2.8 Di III RXD @ 20 mm, 1/320 sec @ ƒ/2.8, +1.00 EV, ISO 100.

Anemone a denti brevi (Anemonoides trifolia brevidentata).

L’anemone a denti brevi (Anemonoides trifolia brevidentata), insieme al suo stretto parente anemone tridentato (Anemonoides trifolia), è molto comune in questo periodo. Si tratta di una pianta apparentemente poco attraente, con un fiore interamente bianco; eppure per me è molto interessante in quanto alcuni esemplari sono dotati di una certa leggiadria di portamento, grazie alla forma sinuosa del gambo e all’elegante disposizione delle foglie. Per apprezzare queste caratteristiche è necessaria una ripresa dal basso, o almeno di lato. Bisogna poi avere la pazienza di cercare i fiori “giusti”, possibilmente posizionati con sufficiente separazione da altri elementi e con i petali non danneggiati (ho notato che questi fiori spesso sono intaccati o macchiati).

Un paio di esemplari sbocciati a bordo strada paiono adatti all’approccio con il 20mm; inoltre il sole filtra tra i rami nel bosco retrostante, creando lo scenario perfetto per lo sfocato morbido di cui il Tamron è capace. È necessario praticare contorsionismo spinto per posizionare la macchina fotografica nel punto giusto ed è impossibile usare il mirino: devo ricorrere allo schermo posteriore e la selezione del punto di messa a fuoco mediante il touch screen della α6600 è decisamente utile per velocizzare le operazioni.

Sony α6300 + Tamron 20mm F/2.8 Di III RXD @ 20 mm, 1/4000 sec @ ƒ/2.8, -3.70 EV, ISO 100.

Anemone a denti brevi (Anemonoides trifolia brevidentata).

Un esemplare posizionato alla base di un albero, qualche metro sopra la strada, facilita la ripresa laterale; inoltre, essendo assolutamente impossibile da avvicinare, è il test che cercavo per il teleobiettivo. La riuscita è molto buona (peccato per i petali non perfetti, come volevasi dimostrare), un po’ danneggiata dall’esposizione grossolanamente errata (tra 2 e 3 diaframmi sottoesposti): errore commesso perché la luce varia velocemente a causa di un continuo e rapido passaggio di nuvole e, totalmente concentrato sull’inquadratura e la messa a fuoco, non riesco a correggere il tempo d’esposizione in modo repentino.

Sony α6600 + Sony FE 200-600mm F5.6-6.3 G OSS @ 341 mm, 1/500 sec @ ƒ/6.3, -3.70 EV, ISO 200, monopod, tubi di estensione da 26mm.

Anemone a denti brevi (Anemonoides trifolia brevidentata).

Questo accade anche perché mi sono intestardito di usare il monopiede con la testa Wimberley MH-100 invece del treppiede (che ho a portata di mano). Il monopiede con il MH-100 funziona piuttosto bene con la selvaggina e i paesaggi, ma in questo caso ogni mio minimo movimento sposta drammaticamente il piano di messa a fuoco e non riesco a tenere tutto sotto controllo. In post-produzione si riesce a recuperare la sottoesposizione, pagando però con la presenza visibile di rumore e colori un po’ impastati nelle aree scure.

Sony α6600 + Sony FE 200-600mm F5.6-6.3 G OSS @ 341 mm, 1/500 sec @ ƒ/6.3, -3.70 EV, ISO 200.

Anemone a denti brevi (Anemonoides trifolia brevidentata).

Una variante monocromatica mitiga il problema del rumore; un programma specializzato riesce a risolverlo in modo decente anche nella versione a colori. Tuttavia la lezione è chiara: fiori e teleobiettivo estremo richiedono una stabilizzazione più efficace di quella ottenibile con il monopiede.

Sony α6600 + Sigma 105mm F2.8 DG DN Macro Art @ 105 mm, 1/2000 sec @ ƒ/4.5, -1.30 EV, ISO 100.

Il percorso della ciclovia si rivela piuttosto interessante in questa stagione per una certa varietà di fioriture, per le quali non mi faccio problema a usare anche il Sigma 105mm F2.8 DG DN macro A.

Sony α6600 + Sigma 105mm F2.8 DG DN Macro Art @ 105 mm, 1/320 sec @ ƒ/2.8, -1.70 EV, ISO 100.

Fiori di ortica (Urtica dioica).

Sony α6600 + Sigma 105mm F2.8 DG DN Macro Art @ 105 mm, 1/320 sec @ ƒ/4.5, ISO 100.

Sony α6600 + Sigma 105mm F2.8 DG DN Macro Art @ 105 mm, 1/800 sec @ ƒ/2.8, -2.70 EV, ISO 100.

Cinquefoglia fragola secca (Potentilla micrantha).

Sulla strada del ritorno la consueta stazione di fioritura dei denti di cane (Erythronium dens-canis) sul Monte Fasce mi consente un ultimo test con il Sony FE 200–600mm F5.6–6.3 G OSS: un’insolita inquadratura di un esemplare la cui corolla emerge dall’ombra, catturando i raggi del sole calante.

Posso concludere che questa prima sessione floreale con il teleobiettivo Sony è decisamente positiva, anche se non ho avuto occasione di effettuare scatti con grande separazione del soggetto dallo sfondo, o con punti di luce, per testare la qualità del suo sfocato.

Altre foto di questa sessione sono disponibili nel diario.

Sony α6600 + Sony FE 200-600mm F5.6-6.3 G OSS @ 582 mm, 1/250 sec @ ƒ/8, -4.70 EV, ISO 100, cropped.

Dente di cane (Erythronium dens-canis).