Alberi per riempire aree vuote

Sabato 22 aprile 2006 — San Leonida di Alessandria
Original in English available.

Il villaggio di Gourdon è noto con il soprannome di “Nid d’Aigle” (nido d’aquila) perché fu costruito sulla cima di una falesia. Se lo si vuol rappresentare catturando questa sua caratteristica fondamentale bisogna usare un obiettivo grandangolare, così nell’inquadratura entra anche la falesia sottostante. Ma, se è una giornata dall’aria cristallina senza nuvole in cielo, ci si ritrova con un problema: come evitare l’effetto vuoto del cielo? Secondo me la presenza di spazio negativo nell’inquadratura non è sempre così dannoso come certi dicono, tuttavia in questa particolare circostanza vorrei evitarlo. Il problema si risolve facilmente cercando un albero e usandolo per riempire lo spazio vuoto. In generale per questo scopo apprezzo gli alberi senza foglie (o magari giusto con boccioli appena spuntati, come in questo caso) così si può ancora vedere il cielo retrostante.

Altre foto di questa sessione sono disponibili nel diario.

Nikon D100 + Nikkor 12-24mm ƒ/4G DX AF-S @ 24 mm, 1/350 sec @ ƒ/8, ISO 200.

Gourdon.